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Assicurazione viaggio in Thailandia

La Thailandia è un paradiso delle vacanze al mare, grazie alle acque cristalline che bagnano dolcemente le numerose spiagge del litorale e delle isole. Nota fino agli anni ’50 con il nome di Siam, questa nazione del sud-est asiatico è cresciuta esponenzialmente negli ultimi decenni a livello turistico, fino a diventare una delle principali destinazioni internazionali delle vacanze. Uno sviluppo dovuto alla già citata bellezza delle spiagge, così come della travolgente e misteriosa capitale Bangkok, ma favorito anche del costo relativamente basso della vita, soprattutto per noi occidentali. Costi accessibili che, come spesso avviene nelle destinazioni esotiche, finiscono con l’andare a braccetto con servizi per il cittadino non sempre all’altezza degli standard europei: l’assicurazione viaggio per la Thailandia non è obbligatoria, ma consigliata dalle stesse autorità italiane per fare fronte ai possibili contrattempi che possono verificarsi durante il soggiorno.

Assicurazione viaggio Thailandia: perché è importante assicurarsi

Trovandosi nel sud-est asiatico, la Thailandia rientra nella casistica di quei paesi esotici molto distanti dal nostro, sia dal punto di vista della distanza e della lingua, sia per lo stile di vita e delle malattie che si possono contrarre. Anche se si tratta di un paese in rapida industrializzazione, infatti, in Thailandia è ancora possibile trovare zone selvagge, dalle quali risulta difficile raggiungere i servizi più comuni, come gli ospedali e gli ambulatori medici. Un discorso a parte va fatto per la capitale Bangkok, il cui fascino è pari solo al caos di una metropoli sovrappopolata e, per questo motivo, più esposta a rischi che vanno dal semplice traffico stradale alla delinquenza.

Assicurazione sanitaria per viaggiare in Thailandia

Incappare in contrattempi, in Thailandia come in altre parti del mondo, non è poi così raro. Se un’assicurazione viaggio standard può risolvere molti problemi, fornendo l’assistenza necessaria in caso di piccoli incidenti, è quando si deve far ricorso alle cure mediche che iniziano i problemi. Gli ospedali pubblici in Thailandia sono presenti, ma sono né così numerosi, né forniti come in occidente. Capita infatti spesso che i turisti vittime di incidenti gravi debbano o preferiscano far ricorso alla sanità privata, con costi esorbitanti anche per il nostro portafogli. La copertura sanitaria è quindi fondamentale, nonché consigliata, per chi decide di organizzare un viaggio in Thailandia e solitamente comprende, oltre alla consulenza telefonica specializzata, anche il pagamento diretto delle spese mediche, ospedaliere e chirurgiche. A parità di condizioni, inoltre, è sempre preferibile scegliere un’assicurazione sanitaria che preveda l’eventualità del rientro sanitario in Italia, onde evitare il danno oltre la beffa.

Consigli sull'assicurazione viaggio in Thailandia

Per la Thailandia vale il discorso fatto per altre mete esotiche, dove prima di stipulare un’assicurazione viaggio è necessario considerare fattori che possono incidere sulle clausole e sui costi della polizza. È bene infatti sapere, almeno approssimativamente, se si tratta di un viaggio di breve, media o lunga durata, ma non solo. Al momento di stipulare l’assicurazione viaggio, un’informazione richiesta dalle principali compagnie è quella relativa ai motivi del trasferimento: i viaggi per vacanza, lavoro e studio possono avere costi diversi e comprendere coperture specifiche.

Aggiornamenti sulle disposizioni di viaggio in situazione di pandemia

Considerando tutti gli avvenimenti che durante gli ultimi anni hanno interessato il mondo intero e che riguardano la diffusione della pandemia di Covid-19 che tutti abbiamo avuto modo di affrontare, moltissimi Paesi impongono condizioni diverse da rispettare per permettere l’ingresso di viaggiatori provenienti dall’estero.

A tal proposito, in Thailandia le restrizioni applicate sono relativamente poche, motivo per cui i criteri da assolvere sono piuttosto ridotti. Innanzitutto, tutti i passeggeri che si accingono a fare il loro ingresso in questo Pese verranno sottoposti a un primo controllo sanitario che prevederà la misurazione della temperatura corporea unita a una valutazione visiva. Tutti coloro che accuseranno sintomi riconducibili al nuovo coronavirus verranno sottoposti di conseguenza al relativo test, in modo da accertare l’eventuale positività al virus.

Oltretutto, è fondamentale operare una distinzione tra chi ha completato il ciclo vaccinale previsto e chi invece non ha provveduto alla vaccinazione. Infatti, i primi, a patto di aver ricevuto l’ultima somministrazione almeno 14 giorni prima del viaggio, saranno esentati dal test richiesto prima dell’effettiva partenza verso la Thailandia, mentre i secondi dovranno effettuare un tampone molecolare prima di partire, o comunque presentare un ATK professionale. In ambedue i casi, il test dovrà essere eseguito entro e non oltre le 72 ore antecedenti alla partenza.

Diversamente, tutti coloro che hanno contratto il virus e sono guariti in un periodo compreso tra 3 mesi e 14 giorni precedenti al viaggio dovranno presentare l’opportuno certificato.

Inoltre, tale documentazione dovrà essere caricata sul Thailand Pass. Qualora il viaggiatore fosse impossibilitato a partire per il Paese, o a rientrare in Italia, le autorità nazionali del nostro Paese predispongono la possibilità di richiedere un rimborso completo sul biglietto aereo.

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