Alla scoperta di Rotterdam: la città dell'innovazione ecologista

La maggior parte dei turisti italiani va in Olanda puntando su Amsterdam. Eppure anche Rotterdam merita una visita approfondita: è nella parte occidentale, al secondo posto tra le città più popolate. Ovviamente offre mete tradizionali, come il Museo Boijmans Van Beuningen (vasta collezione di arte antica e moderna), il Kunsthal (ospita ogni anno una ventina di mostre all’insegna dell’originalità), il Museo della fotografia e il Museo Marittimo.

Anche i bambini possono divertirsi in vasti parchi-giochi o nelle case-cubo. Inoltre è possibile avventurarsi, grandi e piccoli, nello SplashTour: un mezzo anfibio da terra si tuffa in acqua, con i passeggeri a bordo, per fare un giro nel porto, il più grande d’Europa e tra i maggiori nel mondo. Però Rotterdam offre anche attrazioni imprevedibili. Per esempio, nel suo centro, distrutto durante la II Guerra mondiale e ricostruito, si può ammirare una una panoramica completa dell’architettura moderna del XX secolo.

È solo l’inizio, perché la città è il paradiso dell’innovazione. Qui vengono concepiti e realizzati continuamente idee e progetti ecosostenibili. Nel Tropicana, ex insieme di piscine coperte costruito in stile art déco, c’è Blue City, un incubatore di startup (sono una trentina) basate sull’economia circolare: quella in cui i materiali biologici possono essere reintegrati nella biosfera e quelli tecnologici sono rivalorizzati senza inquinare l’ambiente. BlueCity sta già dando lavoro a 7000 persone.

Anche il gigantesco porto punta sulla sostenibilità: dalla cattura della C02 per poterla riutilizzare, all’uso dell’idrogeno per il funzionamento delle infrastrutture, fino all’efficienza energetica, con l’obiettivo di creare altri 7000 posti di lavoro entro il 2030. Ecco quindi la RotterWarm: coltiva funghi sui fondi di caffè che prima finivano tra i rifiuti; con 7 tonnellate di caffè usato, ogni mese fa crescere una tonnellata di funghi commestibili. Poi il Floating Farm Melk, l’unico latte al mondo munto dai bovini che vivono in una fattoria galleggiante, ormeggiata nel porto: si producono 800 litri di latte al giorno e le vacche mangiano l’erba che viene dal golf club e dai campi sportivi cittadini.

Ci sono anche il giardino spugna, con la vegetazione più adatta a trattenere l’acqua e un avveniristico sistema di stoccaggio idrico, e un parco di plastica galleggiante, costruito con rifiuti in Pvc raccolti nell’area del porto e diventato un’oasi naturale. Insomma, se volete vedere una città in cui diventano realtà progetti che altrove sono considerati sogni ecologisti, Rotterdam fa per voi. Come arrivarci? La città ha un aeroporto internazionale vicinissimo al centro. Da e per l’Italia ci sono voli diretti, soprattutto grazie alla compagnia olandese Transavia.

Marco Brando

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