Consigli di viaggio in Etiopia: l'Africa che non ti aspetti

L’Etiopia è il maggior produttore di caffè di tutta l’Africa e la sua economia è in continua crescita, anche per quel che riguarda il settore turistico. Addis Abeba, la moderna capitale, nasconde fra i grattacieli secoli di storia, custodita gelosamente dai musei Etnografico e Nazionale.

ll suo simbolo è il leone, e lo stemma, formato da un pentacolo d’oro simboleggia l’unione delle comunità. Un viaggio in Etiopia infatti, consente di scoprire un Paese unico al Mondo per l’incredibile varietà di etnie, lingue e culture, che accoglie 80 diverse popolazioni in un solo territorio.

In Etiopia bisogna contare due ore in più rispetto all’Italia. Sono diversi i voli in partenza dallo Stivale, molti sono diretti, come quelli della compagnia di bandiera Ethiopian Airlines. Il costo di un volo a/r è contenuto (si aggira attorno alle 500 €), e prenotando in anticipo si può risparmiare ulteriormente. L’importante è non scegliere i mesi di luglio e agosto per mettersi in viaggio: sono più piovosi dell’anno e si rischierebbe di rovinare la vacanza.

Da ottobre a marzo il Paese può essere visitato in ogni momento grazie al clima mite, con l’accortezza di portare in valigia giacche e felpe per la sera, quando l’escursione termica fa scendere le temperature.

L’offerta di alloggi è ampia, specie ad Addis Abeba, dove si trovano hotel a 4 stelle con servizi di alta qualità. Va segnalato tuttavia come il 2018 non sia l’anno migliore per visitare l’Etiopia. Il portale ViaggiareSicuri.it della Farnesina informa che a causa delle tensioni in Oromia, le Autorità etiopiche hanno dichiarato lo stato di emergenza. La minaccia dell’estremismo islamista è inoltre concerta; vengono segnalati come possibili obiettivi di attacchi proprio gli hotel, le ambasciate e altri luoghi di ritrovo frequentati da turisti stranieri. Si consiglia quindi, prima di intraprendere il viaggio, di informarsi accuratamente sulla situazione locale.

L’assistenza sanitaria è carente e le condizioni igieniche non soddisfacenti. Oltre a munirsi di assicurazione medico-sanitaria prima della partenza dunque, è necessario portare con sé farmaci di primo soccorso e adottare alcune precauzioni. Meglio bere ad esempio solo bevande in bottiglia chiusa, disinfettare frutta e verdura ed evitare pietanze crude. Fra le vaccinazioni consigliate (previo parere medico), rientra la profilassi anti-malarica, il vaccino contro tifo, epatite A e B, tetano, meningite e rabbia.

Per entrare in Etiopia è necessario un valido passaporto con scadenza ad almeno 6 mesi dall’ingresso. Il visto turistico va richiesto all’Ambasciata di Roma, ma può essere ottenuto anche all’arrivo in aeroporto (attualmente il corrispettivo è di 48 € per visti validi 30 giorni). Avventurarsi in direzione di siti remoti in auto è rischioso, ed è preferibile evitare le zone a rischio indicate dal Ministero degli Affari Esteri. In ogni caso non è ammessa la patente internazionale: per guidare in Etiopia occorre rivolgersi all’Ambasciata e ottenere un documento di guida locale, da ritirarsi poi presso la Motorizzazione Civile di Kaliti, nella periferia sud di Addis Abeba.

Nella capitale non sussistono problemi relativi agli spostamenti. I turisti possono muoversi in taxi o in autobus, tenendo conto però, che la Farnesina sconsiglia i mezzi pubblici.

L’itinerario di viaggio dipende dal tempo a disposizione, perché l’Etiopia è uno Stato molto esteso, ricco di monumenti e siti naturalistici. La capitale è il fulcro della vita economica e della modernità, percepibile nei suoi grattacieli e nella frenesia che caratterizza le grandi metropoli. Addis Abeba (che significa nuovo fiore ) ospita diversi musei, tra cui il Museo Nazionale con lo scheletro di Lucy: l’australopiteco più famoso al Mondo.

La piazza principale è la Meskel Square, costellata di ristoranti tipici in cui assaggiare gustosi stufati di carne (wat) e provare l’injera: focaccia a base di farina teff su cui si adagiano le verdure. Fra le architetture più belle figurano la Cattedrale di San Giorgio e la Cattedrale della Santissima Trinità, antichissimo luogo di culto ortodosso.

Nel corso del viaggio non può mancare una visita alle città di Aksoum e Gondar, che testimoniano la storia dei grandi Regni. Gli scenari naturali etiopi sono meravigliosi, in partiicolare Debrezeit e l’area del lago Tala: unico nel suo genere perché presenta isolotti su cui si ergono diversi monasteri. Dal lago Tala origina il fiume Nilo Azzurro, dal quale nascono spettacolari cascate.

Il Parco Awash e la Rif Valley sono i paradisi del birdwatching, habitat di centinaia di specie di uccelli diverse. Gli appassionati di storia e archeologia infine, troveranno nella Valle del fiume Omo la culla delle prime civiltà. Per un tuffo nelle cultura basta visitare il villaggio delle tribù Konso, formato da una comunità agricola custode di antiche tradizioni.

Eleonora D'Angelo

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