Assicurazione viaggio in Israele

Meta indiscussa per i viaggi spirituali, Israele è la destinazione ideale anche per gli appassionati di natura e archeologia, che potranno ammirare i paesaggi del Mar Morto, le rovine di Masada, e attraversare i suggestivi itinerari del Sentiero Nazionale. A causa degli scontri in atto però, è consigliabile stipulare un’assicurazione viaggio Israele: ecco cosa copre e perché è doveroso acquistarla.

Assicurazione viaggio Israele: cosa copre

Lo Stato di Israele è afflitto da episodi di violenza che minacciano costantemente l’incolumità dei cittadini e dei turisti in visita. Per ottenere assistenza dall’Italia, è indispensabile munirsi di assicurazione viaggio Israele: uno strumento di supporto utilissimo ai viaggiatori in difficoltà.

La polizza viaggio in Israele garantisce assistenza in ogni momento, tramite un Servizio Clienti attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Fra le coperture rientra l’annullamento viaggio, che permette di ottenere il rimborso delle penali di disdetta del volo e dell’hotel; l’assicurazione contro il furto o lo smarrimento del bagaglio, che risarcisce il valore dei beni, e l’assicurazione medico-sanitaria. Quest’ultima rappresenta la copertura più importante, perché prevede che in caso di infortunio o malattia, il viaggiatore possa giovare del pagamento delle spese farmaceutiche, ospedaliere – nonché dell’eventuale rimpatrio- da parte della compagnia.

Documenti, visto e formalità doganali

Per entrare in Israele è necessario un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Il visto d’ingresso è obbligatorio solo per soggiorni oltre i 90 giorni. È importante sapere che all’arrivo in aeroporto, il viaggiatore riceverà un tagliando contenente le proprie generalità e i termini del visto, da esibire per recarsi nei territori Palestinesi e da custodire fino al rientro in Italia. Per soggiornare nei territori Palestinesi oltre i 90 giorni e per motivi diversi dal turismo (studio o lavoro) bisogna richiedere il visto Judea e Samaria only rilasciato dalle Autorità israeliane. I controlli aeroportuali possono essere invasivi, prevedere interrogatori e comportare il respingimento. Si consiglia di rimanere sempre in contatto con la propria Ambasciata, e di munirsi di assicurazione viaggio Israele per ricevere pronta assistenza.

Sicurezza in Israele

L’ultimo comunicato della Farnesina risale a dicembre 2017, e raccomanda ai viaggiatori di tenere alta la soglia di attenzione a Gerusalemme e in Cisgiordania, se possibile, di evitare viaggi non indispensabili in queste destinazioni. I recenti scontri tra Forze dell’Ordine e manifestanti -anche a Tel Aviv- hanno coinvolto i civili in episodi di violenza quali lanci di pietre e accoltellamenti, si consiglia dunque di aggiornarsi sulla situazione in atto. A sud, dove è in vigore il cessate-il-fuoco a tempo indeterminato, persistono i lanci di razzi da Gaza. La Farnesina raccomanda di non avvicinarsi ai confini con il Libano e la Siria, di non recarsi nelle aree desertiche nei pressi del Sinai e in Golan, dove sono presenti campi minati. Per maggiori informazioni su rischi e attraversamento valichi frontiere, basta consultare il portale ViaggiareSicuri.it del Ministero degli Affari Esteri.

Il sistema sanitario e le vaccinazioni

Il Sistema Sanitario Nazionale non copre i costi medici sostenuti in loco. Per ottenere assistenza sanitaria in caso di malattia o infortunio, si consiglia di stipulare un’apposita assicurazione viaggio Israele. L’assicurazione garantisce il consulto con un medico italiano, la traduzione di cartelle cliniche e diagnosi, la copertura delle spese farmaceutiche, il trasporto sanitario, il ricovero e il rimpatrio. Non sono previste vaccinazioni obbligatorie.

Polizza viaggi Israele e Covid-19

Apriamo ora una doverosa parentesi relativa alle normative che regolano l’accesso in Israele alla luce della recente situazione di pandemia che abbiamo affrontato negli ultimi anni. Nonostante il Paese rimanga in elevato stato di allerta, dal 21 maggio 2022 è decaduto l’obbligo di eseguire test e sottoporsi a quarantena per poter varcare le frontiere. I viaggiatori dovranno semplicemente compilare, entro le ultime 48 ore precedenti la partenza, l’Entry Statement Form, e sono inoltre chiamati ad essere in possesso di una copertura assicurativa relativa alle spese eventualmente dovute al Covid-19.

Inoltre, in caso di positività che impedisca al turista di partire o rientrare in Italia, egli potrà richiedere un rimborso sulla spesa del biglietto aereo.

Clima e cibo

Il Paese può essere visitato tutto l’anno, ma le differenze climatiche fra regioni del nord e del sud sono molto marcate. La primavera è il momento ideale per dedicarsi alle escursioni, o per ammirare le bellezze di Gerusalemme e Tel Aviv. L’estate sulla costa è torrida, da scartare a causa delle temperature molto elevate.

La gastronomia israeliana offre un’incredibile varietà di pietanze: dai deliziosi falafel (mix di ceci, fave e spezie) al famoso hummus (crema a base di pasta di ceci tritati e salsa di sesamo). Le tipicità locali comprendono anche la shwarma (street-food a base di carne in pita, condita con salse, hummus e sottaceti) e la shakshouka (salsa di pomodoro, cipolle e altre spezie guarnita con uovo in camicia).

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