Consigli di viaggio: Messico, culla della civiltà Maya

Alla domanda che viaggio vorresti fare almeno una volta nella vita?, molte persone rispondono il Messico in tour. Lo Stato messicano in effetti, oltre alle spiagge caraibiche, accende la curiosità dei viaggiatori sotto diversi aspetti: quello enogastronomico ma soprattutto culturale e storico. La culla della civiltà Maya non a caso, è costellata di siti archeologici e musei in cui ripercorrere le orme delle grandi civiltà del passato.

Dietro i paesaggi da cartolina però, si nasconde qualche insidia per i turisti. Ecco quello che c’è da sapere prima di partire per il Messico. Il Ministero degli Affari Esteri, informa che nell’area di Guerrero, in particolare nelle città di Acapulco e Chilpancingo, si verificano frequenti episodi di violenza, inclusi sequestri a danno degli stranieri. Questa meta è certamente da evitare, così come i territori di Tamuilapas e Jalisco. In destinazioni turistiche come la Riviera Maya il livello di sicurezza è più elevato, ma si consiglia di prestare attenzione durante gli spostamenti notturni.

Lo stesso vale per Città del Messico e per il Chiapas, dove non di rado si verificano furti e rapine. Per evitare situazioni di pericolo, è preferibile acquistare un pacchetto viaggio comprensivo di volo, hotel ed escursioni. È buona norma in ogni caso, annotare in agenda i contatti dell’Ambasciata Italiana situata a Città del Messico (Av. de las Palmas, 1994, Lomas de Chapultepec 11000 Messico, D.F. Tel.: +52 55 5596 3655). Nel taccuino, oltre ai recapiti dell’Ambasciata, vanno annotati anche quelli dell’assicurazione viaggio, indispensabile per ottenere assistenza sanitaria.

In Messico visite e prestazioni mediche hanno costi elevati, senza contare che la maggior parte delle strutture ospedaliere non rispecchia gli standard europei. Prima di partire dunque, è necessario munirsi di polizza a copertura di eventuali spese mediche, ricovero e rimpatrio sanitario.

Un viaggio in Messico di due settimane costa circa 2.000 euro in formula All Inclusive. Il periodo migliore per una vacanza è l’inverno, caratterizzato da clima secco con temperature gradevoli durante le ore diurne e da una forte escursione termica durante la notte. Mai dimenticare di mettere in valigia una felpa, una piccola sciarpa e un giacchetto. Sempre in valigia, è consigliabile mettere un repellente contro gli insetti da utilizzare durante le escursioni e un adattatore per la corrente elettrica (prese di tipo A o B con le lamelle parallele).

L’itinerario consigliato, ideale per soggiorni di due settimane, inizia da Città del Messico e termina in Yucatan. Da non perdere Oaxaca, famosa per la presenza di architetture caratteristiche e di numerose testimonianze delle civiltà indigene; il Chiapas, con le sue giungle e le foreste pluviali (fra i principali luoghi d’interesse basti citare il Canyon del Sudimero, i laghi di Montebello e le rovine di Palemque) e Cancun. Per le escursioni in siti archeologici come Chichen Itza e Tuulum ci si può rivolgere direttamente agli hotel.

Per entrare nel Paese è necessario un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi, mentre il visto d’ingresso è richiesto solo per soggiorni superiori a 90 giorni. All’arrivo in aeroporto i turisti devono compilare un form d’ingresso. È importante conservare la ricevuta rilasciata, da esibire al rientro pena il pagamento di una multa. I piatti tipici messicani sono piccanti o molto saporiti, sicuramente variegati e composti ingredienti come carne, legumi e verdure. Da provare le famose tortillas.

Eleonora D'Angelo

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