Documenti da portare in viaggio: quali sono e come richiederli

Si dice che fra le regole del buon viaggiatore rientri il non dimenticare lo spazzolino da denti. Peccato che lo spazzolino, come altri effetti personali, possa essere acquistato serenamente a destinazione. Insomma, qualche noia ma nessun danno in caso di dimenticanza. Ciò non vale assolutamente per i documenti da portare di viaggio. Ripartendo dalle regole quindi, mettiamo al primo posto il non dimenticare mai, né prima della partenza né a destinazione, le questioni legate al passaporto e al visto. Un passaporto o un visto d’ingresso scaduti o in scadenza, possono arrecare problemi con le Autorità Estere, e comportare rischi che vanno dal respingimento al rimpatrio diretto.

C’è da dire che ben prima dell’arrivo, il viaggiatore deve aver reperito le informazioni sui documenti per entrare in un determinato Stato. Delucidazioni su ogni destinazione sono disponibili sui principali siti del Ministero degli Affari Esteri, in particolare, sul portale ViaggiareSicuri.it. Per alcune mete, come quelle europee e dello Spazio Schengen, basta portare la carta d’identità valida per l’espatrio (o analogo documento di identificazione come il passaporto o la patente), e la tessera sanitaria per poter usufruire di assistenza medica. Per la maggior parte degli Stati extraeuropei invece, è necessario un passaporto in corso di validità, con la precisazione spesso, che abbia almeno 6 mesi residui dalla scadenza e due pagine libere per l’apposizione del visto.

Le normative sul visto d’ingresso variano di Paese in Paese. Per alcuni non è necessario munirsene se il soggiorno è di breve durata (generalmente dai 30 ai 90 giorni). Se la permanenza supera i giorni prestabiliti invece va richiesto. Quanto detto vale per il visto turistico, mentre i visti di lavoro-studio sono quasi sempre obbligatori. Tutte le tipologie comunque (visto turistico, per studio o per lavoro) vengono rilasciate al termine di apposita procedura presso le Ambasciate, i Consolati presenti in Italia, o tramite richiesta online. In quest’ultimo caso il documento è in formato elettronico e prende il nome di E-Visa (o Autorizzazione all’ingresso nel Paese). Per guidare all’interno degli Stati UE è sufficiente la patente di guida, per l’Estero al contrario, bisogna richiedere il permesso internazionale rilasciato dall’Ufficio Provinciale della Direzione Generale della Motorizzazione Civile, o chiedere informazioni alla competente Ambasciata.

Documenti di viaggio come la carta d’identità, il passaporto, il visto e la tessera sanitaria non vanno mai persi di vista, né lasciati nella camera dell’hotel. Chi ha paura di smarrirli può portare con sé una fotocopia, o stipulare un’assicurazione viaggio che ne tuteli la perdita.

Durante il viaggio i titolari di polizza medica, contro l’annullamento, il furto o lo smarrimento del bagaglio, devono inoltre tenere sempre, a portata di mano, i dettagli delle coperture, i numeri di emergenza e i contatti del Servizio Clienti per eventuali denunce di sinistro.

In molti Paesi i controlli sull’immigrazione sono frequenti e rigidi. Per non rischiare il respingimento o il rimpatrio quindi, i documenti vanno sempre custoditi con cura ed esibiti quando richiesto. Altro fattore rilevante è che i documenti, all’arrivo in aeroporto o in corso di eventuali controlli, devono trovarsi in buono stato, non devono essere logori, o il pericolo di problemi con le Autorità resterebbe in agguato.

Per ogni altra informazione si rimanda ai siti del Ministero degli Affari Esteri e alle Ambasciate territoriali.

Eleonora D'Angelo

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