L’appuntamento con la guida Il mare più bello quest’anno si rinnova con una classifica aggiornata e un diverso metro di selezione. Non sono infatti più i singoli comuni a contendersi le cinque vele assegnate ogni anno da Legambiente e Touring Club Italiano alle località imperdibili del nostro territorio, bensì delle zone più ampie, vasti comprensori marini e lacustri, all’interno dei quali sono incluse più località. La selezione si rende così più adatta al turismo itinerante, invitando i lettori all’esplorazione e alla scoperta di porzioni più ampie del territorio, e supera la competizione tra singoli comuni per aprirsi verso una più proficua cooperazione ambientale. Il mare più bello 2017 ha premiato con 5 vele 21 zone turistiche, per la precisione 15 comprensori marini e 6 comprensori lacustri. Vediamo quali.
Per le località di mare, la classifica è guidata dal Litorale di Chia, in Sardegna. Seguono nell’ordine: la Maremma toscana, Baronia di Posada e Parco di Tepilora, il litorale di Baunei, Alto Salento Adriatico con Meledugno e Otranto e poi la Costa del Parco Agrario degli Ulivi Secolari, con Polignano a Mare, Ostuni, Monopoli, Fasano e Carovigno. A seguire Costa d’Argento e Isola del Giglio, Planargia, Isola di Ustica, Gallura e La Maddalena, Sud Cilento, Isola di Salina, Costa di Maratea e Golfo di Policastro, Cinque Terre, Litorale Nord Trapanese.
Tra le zone lacustri a cinque vele troviamo tre località del Trentino Alto Adige: Lago di Molveno, Lago di Fiè, Lago di Monticolo. Seguono il Veneto con il Lago del Mis a Sospirolo, la Toscana con il Lago dell’Accesa a Massa Marittima, e infine il Piemonte con il lago di Avigliana Grande.
All’assegnazione delle vele partecipano le rilevazioni di Legambiente e Goletta Verde rispetto alla qualità del territorio e dei servizi. Nella valutazione si tengono presenti molti fattori, tra cui lo sfruttamento del suolo, la conservazione del paesaggio e delle biodiversità, la gestione dell’acqua, dell’energia e dei rifiuti, la sostenibilità dei servizi turistici proposti, fino alla sicurezza alimentare per le produzioni locali.
Daniela Dall'Alba