Viaggio in Corea del Sud: consigli su itinerari e sicurezza

Almeno una volta nella vita, bisognerebbe intraprendere un viaggio in Oriente per approcciare una cultura diversa da quella occidentale e per molti versi affascinante. Nonostante siano meravigliose, qualcuno considera la Cina e il Giappone mete banali, preferendo visitare Paesi altrettanto caratteristici come la Corea del Sud. La Repubblica di Corea, situata in Asia Orientale, è una penisola montuosa bagnata dal Mar del Giappone e dal Mar Giallo. Data la presenta del sesto museo più grande al Mondo, il Museo Nazionale della Corea, è la destinazione ideale per gli appassionati di storia e archeologia, ma anche per chi, desideroso di relax, vuole distendersi nella sue meravigliose spiagge, una su tutte Jeju, conosciuta come la piccola Hawaii. Il trekking è una delle attività sportive più piacevoli da praticare in Corea, visto l’incredibile numero di siti e itinerari presenti, tra cui i sentieri del monte Seorak. Prima di passare agli itinerari però, ecco qualche informazione utile sulla situazione generale del Paese.

Secondo la Farnesina le condizioni relative alla sicurezza sono caratterizzate da fasi di tensione e di distensione dovute alla tregua armistiziale con la Corea del Nord. I turisti comunque, dovrebbero evitare di recarsi al confine fra le due Coree e tenersi costantemente aggiornati su eventuali scontri in corso. Nel 2018, evidenzia il Ministero degli Interni, la situazione si è stabilizzata in seguito alla decisione di Pyongyang di prendere parte ai Giochi olimpici invernali di Pyeongchang. La situazione sanitaria può considerarsi buona, soprattutto a Seul e nei principali centri, tuttavia, i costi medici per gli stranieri sono molto elevati, tanto con riguardo alle operazioni quanto al ricovero. Per tutelarsi basta sottoscrivere un’assicurazione viaggio prima della partenza, che comprenda la copertura delle spese sanitarie, relative gli interventi e i farmaci. Le assicurazioni più complete inoltre, risarciscono il rischio annullamento, l’interruzione del viaggio e la perdita o lo smarrimento del bagaglio.

Le stagioni migliori per visitare la Corea del Sud sono l’autunno e la primavera, poiché in estate si verificano frequenti precipitazioni e gli inverni sono molto rigidi, specie nella capitale. Si può scegliere di alloggiare in hotel o di affittare una casa tipica nei caratteristici villaggi, dove si conservano tradizioni antichissime. Il piatti tipici sono gli stessi per la Corea del Sud e del Nord: da provare il Gamjatang (zuppa piccante a base di maiale, spaghettini e radicchio), il Bulgogi (carne marinata e speziata accompagnata da riso o verdure) e i Jiaozi (ravioli).

A Seul si incontrano i principali monumenti dell’intera Nazione, tra cui Palazzo Anggyonggung, ex-residenza reale, e Porta Namdaemum: edificio storico ritenuto tesoro coreano. Gli amanti del Taekwon-do, antica arte marziale praticata in Corea del Sud, potranno sfruttare l’occasione per frequentare un corso in loco, magari presso il Taekwon-do Park. La più antica pagoda si trova nella città di Gyeongju, da scoprire fra le rovine di Weolseong, ma per una full immersion nella storia del Paese basta recarsi a Seokguram, in cui visitare i templi di Bulguksa. Il luogo perfetto per respirare l’atmosfera meditativa del buddismo è invece l’area di Seoraksan: costellata di luoghi di culto e splendide cascate.

Eleonora D'Angelo

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