Viaggio in Polinesia: qualche consiglio prima di partire

Facile rimanere incantati di fronte alle immagini delle spiagge della Polinesia francese, una destinazione da sogno, nel cuore dell’Oceano Pacifico meridionale, capace di regalare un’esperienza eccezionale. Ecco qualche dritta per chi sta pensando di farne la meta di una prossima vacanza.

La Polinesia francese è una Collettività d’Oltremare appartenente alla Repubblica Francese e si compone di 5 arcipelaghi: Isole della Società, Isole Australi, Isole Marchesi, Isole Gambier e Isole Tuamotu. Tahiti, l’isola più popolata, è una delle Isole della Società, nel gruppo delle Isole del Vento, mentre Bora Bora, altra località famosa per la sua bellezza, è nello stesso arcipelago ma tra le Isole Sottovento.

Il punto di partenza del viaggio sarà Papeete, capoluogo dell’Isola di Tahiti dove atterrano i voli internazionali. Da qui avrà inizio l’esplorazione di una realtà estremamente affascinante, che non è fatta solo di mare e spiagge meravigliose, ma anche di entroterra rigogliosi, vallate, spettacolari cascate e panorami da sogno. Il primo consiglio potrebbe quindi essere quello di non sottovalutare la ricchezza dell’offerta e il tempo necessario per visitare i luoghi più belli.

Servirà tempo anche per ammortizzare il lunghissimo viaggio aereo, che necessita dall’Italia di almeno due scali, in genere a Parigi e a Los Angeles. Una permanenza più breve di 10 giorni può quindi non essere un buon affare. Il secondo consiglio è quello di valutare attentamente l’itinerario e i costi se non ci si affida a un’agenzia viaggio. Se è vero infatti che è possibile risparmiare pianificando tutto da soli e scegliendo soluzioni meno costose dei resort, come ad esempio le guest house, questo non è possibile ovunque, perché non tutte le zone forniscono i servizi commerciali necessari a organizzarsi in modo autonomo.

Terzo punto da considerare: il periodo dell’anno in cui partire. Gli arcipelaghi che compongono la Polinesia francese coprono un’area vasta, meglio verificare qual è la stagione delle piogge più intense nella zona che si intende esplorare in prevalenza. Infine attenzione ai documenti di viaggio necessari, perché se è vero che il territorio delle isole polinesiane è francese, e per questo all’arrivo potrebbe essere sufficiente la carta di identità, il passaporto si rende invece assolutamente necessario per via dello scalo negli Stati Uniti, dove sarà richiesto insieme all’autorizzazione ESTA.

Daniela Dall’Alba

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